Il corpo, sottoposto a temperature alte, può incorrere in una disidratazione se non si agisce tempestivamente reintroducendo i liquidi persi col sudore. Due litri di acqua al giorno, a cui devono aggiungersi i liquidi introdotti con il cibo, è la mia raccomandazione. È essenziale bere con regolarità durante tutta la giornata e non aspettare che insorga la sete. Da preferire sempre l’acqua, vanno invece limitate le bevande zuccherate e gassate. Anche con il tè, caffè non si deve esagerare: sono bevande nervine, che agiscono sul sistema neuroendocrino e, provocando una vasocostrizione, aumentano la diuresi e quindi la disidratazione. Vietati i superalcolici, ma anche i vini ad alta gradazione. Infine, è bene non bere liquidi caldi, ma neppure ghiacciati, per evitare il pericolo della congestione. la corretta alimentazione per combattere il caldo nel migliore dei modi è basata su alimenti digeribili e poco calorici. I pasti devono essere leggeri.
I cibi preferiti in estate sono frutta e verdura, perché forniscono gli elementi essenziali che vengono persi attraverso la sudorazione e la perdita di liquidi. Inoltre, sia la frutta che la verdura forniscono vitamine, fibre e altri minerali essenziali per il corretto funzionamento del corpo. Le verdure, vanno bene tutte, meglio se crude, compatibilmente con la capacità masticatoria della persona.
I cibi da evitare per combattere il caldo sono cibi grassi, fritti, salse e gli alimenti salati, non solo salumi e insaccati ma anche formaggi stagionati e cibi conservati, cracker e focacce col sale a vista andrebbero consumati con parsimonia. Difatti il sodio presente nel sale degli trattiene i liquidi nel corpo causando gonfiori addominali.
I cibi da preferire devono essere leggeri, cucinati semplicemente (al naturale oppure al vapore, al cartoccio o alla griglia). Tra i cibi di origine animale, sì a pesce, carni magre, ricotta e formaggi freschi. L’azione del sodio è bilanciata dal potassio, minerale contenuto in abbondanza in frutta e verdura (in particolare: kiwi, banane, albicocche, anguria, patate, spinaci, indivia, carciofi), il cui consumo aiuta perciò a ridurre il gonfiore.
È consigliabile preparare pietanze fresche anche dal punto di vista della temperatura. Si può rendere più rinfrescante il menu di tutti i giorni inserendogli un piatto refrigerante come una crema di verdure o di legumi, un’insalata di cereali, oppure un dessert a base di yogurt o un sorbetto alla frutta senza zuccheri aggiunti. Il caldo è nemico della conservazione e tutti i cibi deperiscono prima. Negli alimenti di origine animale si aggiunge il rischio di contaminazioni batteriche: meglio consumarli entro 24 ore al massimo, per non incorrere in possibili disturbi gastrointestinali.